Nella settimana caratterizzata dall’ennesimo ribaltone tecnico che aveva visto le dimissioni dell’allenatore Aldo Papagni e il ritorno in panchina di mister Longo e perfettamente in linea con lo schizofrenico campionato disputato sin qui a livello di prestazioni, la Cavese al cospetto della capolista Siracusa, si ritrova improvvisamente squadra e mette paura ai siciliani, strappando un pareggio per 1-1 che lascia comunque l’amaro in bocca per via di alcune discutibili decisioni arbitrali. Infatti la gara sarà segnata da due episodi decisivi: nel primo l’arbitro assegna il calcio d’angolo ai siciliani, e da questa azione scaturirà il vantaggio siciliano, mentre il guardalinee aveva chiaramente indicato la rimessa dal fondo; nel secondo invece, e avvenuto peraltro nei minuti finali dell’incontro, l’arbitro aveva assegnato il calcio di rigore per un netto fallo su Varriale al centro dell’area, mentre il suo assistente solo in un secondo momento sbandiererà un fuorigioco. Alla fine resta comunque la bella partita disputata dagli aquilotti con finalmente i vari reparti in mezzo al campo corti tra loro, condita da tanta intensità di gioco e grinta nel contrastare gli avversari. Di contro resterà la tattica altamente ostruzionistica e indisponente adottata dal Siracusa, che mal si addice a chi si appresta a vincere un campionato, con il gol che alla fine resterà l’unico vero tiro in porta effettuato dai siciliani,
La Cavese è scesa in campo con la seguente formazione: Conti, Padovano, Donnarumma, Di Deo, Maraucci, Mansi, D’Anna (30’ st Varriale), Cicerelli, Criniti (38’ st Ausiello), De Rosa, Proia, (18’ st Giannattasio).
Il Siracusa guidato da mister Sottil ha schierato: D’Alessandro, Marghi (41’ st Barbiero), Dentice, Baiocco (41’ st Dezai), Orefice, Chiavaro, Sibilli, Giordano, Ricciardo (44’ st Palermo), Catania, Spinelli.
Parte subito a testa bassa la Cavese con il Siracusa che nei primi quindici soffre l’atteggiamento veemente degli aquilotti, che pressano a tutto campo, soffocando le iniziative dei siciliani. Al 3’ De Rosa, lanciatosi alla sua maniera sull’out destro aquilotto, converge verso l’interno dell’area, ma spreca tutto sbagliando la rifinitura al centro. All’ 11’ è D’Anna in azione quasi fotocopia, stavolta però sulla fascia opposta, a sbagliare il passaggio finale. Ci prova De Rosa al 12’ su punizione, ma il portiere a pugni uniti respinge in corner. Alla prima occasione il Siracusa passa in vantaggio: al 28' infatti, sugli sviluppi di un calcio d'angolo assegnato dall’arbitro, con il guardalinee che era di idea opposta, Chiavaro impatta bene di testa il tiro dalla bandierina battuto da capitan Baiocco e sigla l’immeritato vantaggio per i siciliani. La Cavese riprende in mano il pallino del gioco, ma sarà fino alla fine del primo tempo una supremazia sterile, che evidenzierà una volta di più la vera grande manchevolezza della squadra di quest’anno e cioè la mancanza di un vero e proprio bomber sotto porta.
Nella ripresa nessun cambio nelle formazioni e partita che continua sullo stesso format del primo, aggiungendo il Siracusa tanto cinismo e una sfrontata tattica ostruzionistica fatta di continue perdite di tempo. Al 15’ però la Cavese riesce a pareggiare con D'Anna che è lesto ad approfittare di una incertezza del portiere ospite che non trattiene un bolide basso di De Rosa. Gli aquilotti provano ad alzare il ritmo, mettendo alle corde il Siracusa che, come detto, le prova tutte pur di spezzarlo. Al 18’. sul cross basso di De Rosa dalla sinistra, Criniti arriva in ritardo di una frazione di secondo per il tap in vincente sotto porta. Al 23' il Siracusa prova a scuotersi con una bella combinazione tra Baiocco e Sibilli, ma il tiro dal limite del primo finisce alto. Al 33' altra bella iniziativa di De Rosa e sul suo cross dalla destra, Chiavaro anticipa di un soffio Varriale sotto porta.
A due minuti dalla fine avviene l’incredibile episodio in area del Siracusa: l'arbitro assegna un calcio di rigore alla Cavese per una netta trattenuta al centro dell’area su Varriale, ma il guardalinee richiama l'attenzione del direttore di gara segnalando che l'azione era viziata da fuorigioco. Si riparte con un calcio di punizione a favore del Siracusa, ma con tanti dubbi per l’ennesima decisione arbitrale apparsa francamente discutibile. L’arbitro assegna, poi, soltanto sei minuti di recupero, nonostante il tanto tempo perso tra le sostituzioni, le ammonizioni, l’espulsione di un calciatore della panchina del Siracusa e le continue sceneggiate di calciatori siciliani “moribondi” in mezzo al campo. Il risultato non cambia e il finale sarà caratterizzato da momenti di grande tensione al momento del rientro delle squadre negli spogliatoi.
Alla fine resta il rimpianto di aver buttato al vento un campionato per le due prestazioni sciagurate contro il Rende e a Marsala e ora bisognerà puntare al secondo posto per avere quantomeno un posto privilegiato nella griglia dei play off.
Angelo Canora
Serie D, girone I
Risultati 36^ giornata
Gelbison-Agropoli 5-0
Sarnese-Gragnano 1-1
Aversa Normanna-Scordia 2-1
Cavese-Siracusa 1-1
Roccella-Frattese 2-1
Due Torri-Palmese 0-0
Noto-Reggio Calabria 2-2
Vigor Lamezia-Marsala 3-0
Leonfortese-Vibonese 1-1
Classifica
1 Siracusa 70
2 Frattese 67
3 Cavese 64
4 Vibonese 52
5 Reggio Calabria 50
6 Aversa Normanna 49
7 Due Torri 49
8 Sarnese 44
9 Roccella 44
10 Gragnano 43
11 Rende 41
12 Noto 40
13 Marsala 39
14 Agropoli 38
15 Leonfortese 37
16 Palmese 35
17 Gelbison 33
18 Scordia 28
19 Vigor Lamezia 27